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Il rapporto con i pedoni

L’introduzione del monopattino elettrico all’interno del panorama urbano, soprattutto grazie ai servizi di sharing, ha rivoluzionato il modo di spostarsi costituendosi come una vera e propria innovazione nella micro-mobilità, ovvero “la mobilità relativa a percorsi e distanze brevi principalmente in città, caratterizzata dall’impiego di mezzi di trasporto meno pesanti e ingombranti e potenzialmente meno inquinanti di quelli tradizionali” [Treccani, Neologismi 2020].

Nonostante dalla definizione appaia come un qualcosa di positivo, con conseguenze sostenibili dal punto di vista ambientale, in realtà dipende molto dal punto di vista adottato: da una parte esso rappresenta sicuramente un’alternativa sostenibile all’utilizzo di un’automobile, soprattutto per gli spostamenti in città, dall’altro lato l’introduzione di questo nuovo mezzo ha comportato svariati problemi in quanto ha tardato ad arrivare, dall'altra parte della società, una regolamentazione riguardante le modalità di circolazione; guardandoci attorno nelle nostre città non esiste infatti una corsia riservata per il passaggio di questi mezzi e in molti non sanno se circolare sulla carreggiata, sul marciapiede o sulle piste ciclabili. Da questo punto di vista quindi la micro-mobilità si può considerare come un qualcosa di “disruptivo” che obbliga ad un ripensamento della concezione odierna di mobilità urbana e delle modalità di circolazione rispetto a questi nuovi mezzi di trasporto che costituiscono un qualcosa di “altro” oltre le automobili, le bici e i pedoni [Shah, Guo, Han, Cherry 2023]

Inoltre un recente studio condotto in Nuova Zelanda, più precisamente nella città di Christchurch, pone un focus proprio su queste blurred boundaries che caratterizzano i rider di monopattini elettrici; gli autori infatti spiegano come il marciapiede, propria a causa di questa incertezza sul dove questi veicoli possano circolare, diventa come una strada affollata e un problema di sicurezza per i pedoni [Gibson, Curl, Thompson 2022]

Immagine tratta dall'articolo di Hebe Gibson & Angela Curl & Lee Thompson, 2022. "Blurred boundaries: E-scooter riders’ and pedestrians’ experiences of sharing space," Mobilities, Taylor & Francis Journals, vol. 17(1), pages 69-84, January.

Gli autori, dell’articolo sopra citato, definiscono infatti gli utilizzatori degli e-scooter come “going everywhere, belonging nowhere”; dall’altra parte compiono anche una riflessione su come questa innovazione nella micro-mobilità costituisca una potenziale risorsa “to exacerbate the power inequities between active and motorised forms of transport.” [Gibson, Curl, Thompson 2022].

Tramite poi la conduzione di interviste tra rider di e-scooter e persone che si spostano principalmente a piedi, una delle intervistate sottolinea come “the path is less heavily regulated than the road and that manoeuvres are possible on the path that could be impossible or illegal on the road. Whilst participants reported that practices from the road are adopted on the path, it is also a space where e-scooter riders can act ‘more like a pedestrian.’[Gibson, Curl, Thompson 2022]

Quindi il rapporto di questi nuovi mezzi di trasporto con i pedoni può risultare problematico e pone anche un problema di sicurezza nella circolazione delle persone, ma dall’altro lato costituisce un’importante alternativa all’utilizzo dell’automobile, permettendo quindi una riduzione nelle emissioni dei gas di scarico e dell’inquinamento urbano.


Bibliografia:

- https://www.treccani.it/vocabolario/micromobilita_%28Neologismi%29/ (definizione micro-mobilità) (ultima visita 21 novembre 2024)

-Shah, Nitesh R. & Guo, Jing & Han, Lee D. & Cherry, Christopher R., 2023. "Why do people take e-scooter trips? Insights on temporal and spatial usage patterns of detailed trip data," Transportation Research Part A: Policy and Practice, Elsevier, vol. 173(C).

-Hebe Gibson & Angela Curl & Lee Thompson, 2022. "Blurred boundaries: E-scooter riders’ and pedestrians’ experiences of sharing space," Mobilities, Taylor & Francis Journals, vol. 17(1), pages 69-84, January.

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